12. Storie di un fotografo di Quartiere
Storie di un fotografo di Quartiere, oggi ho trovato un pochino di tempo per fare qualche foto in quartiere.
Oggi il quartiere mi ha fatto ricordare mia nonna.
No, no, mia nonna non abitava al Vallone, abitava al quartiere Santa Teresa, ma, in qualche modo me l’ha ricordata.
Capitava quando rimanevo a dormire lì, sono state poche le volte che dormivo dalla nonna, ma le ricordavo tutte…
Sapete perché le ricordo tutte? Perché vedevo la bellezza…
Ad un certo punto della sera, dopo cena, mia nonna si cambiava per la notte, ed è così che vedevo la nonna trasformarsi in bellezza, come una persona che non fosse più la mia nonna.
Mia nonna era una donna, io avevo 6, 7, 8 anni, forse 9 o 10, me ne stavo lì appoggiato alla porta aperta del bagno, mia nonna già in vestaglia si trovava di fronte allo specchio, all’epoca ricordo che si truccava, niente d’eccessivo, un po’ di rossetto e un po’ d’ombretto azzurro, unghie sempre curate di color rosso che sfoggiavano dalle mani artritiche con gli anelli sia di bigiotteria che d’oro e ovviamente non poteva mancare la fede nuziale, alle orecchie dai lobi allungati dal peso, aveva gli stessi orecchini d’oro a pendaglio che portava da sempre, non era la nonna senza quelli.
Movimenti lenti che si susseguivano: gli anelli, poi un orecchino e poi un altro orecchino, uno sguardo verso di me, fa un sorriso, io restavo fermo con meraviglia, mi sembrava di vedere un fiore sbocciare, si toglieva il rossetto e poi l’ombretto col cotone e lo struccante, vedevo le sue mani con le unghie rosse che si muovevano sul volto anziano, un volto che raccontava ancora una bellezza grande, pensavo fosse quella la bellezza che fece innamorare il nonno.
La crema per il viso sbianca la fronte e le guance e il mento, mi faceva ridere e lei mi diceva “ma poi si assorbe e non si vede più”, ma io ridevo lo stesso, una volta che la crema si riassorbiva il volto di mia nonna sembrava una perla.
Una veloce pettinata ai capelli Grigio/lilla, una sistemata ai lati con le mani, uno sguardo veloce per vedere se ero ancora lì, con sicurezza se toglie la dentiera, lei sapeva cosa sarebbe successo, beh, sarebbe successo che ridevo a crepapelle perché parlava strana e le facevo dire le parole con tante esse e qualche soddisfazione me la dava, ma non troppe se no il nonno si arrabbiava e nel silenzio si sentivano le nostre voci sghignazzare.
Non ho foto di quei momenti, ho solo dei colori dentro di me, colori vividi, luci morbide e tanta bellezza, ed è per questo che oggi il quartiere mi ha fatto ricordare mia nonna.
Storie di un fotografo di Quartiere, oggi ho trovato un pochino di tempo per fare qualche foto in quartiere.
#COSTRUTTOREDIRICORDI
Storie di un fotografro di Quartiere.